Occhi di Gatto: dimenticate Kelly, Sheila e Tati, a Parigi ci sono le sorelle Chamade
TF1 in collaborazione con Prime da vita ad un remake transalpino del manga di Hōjō.
No, non ci sono Kelly, Sheila e Tati Tashikel nella nuova serie live-action Occhi di Gatto che dallo scorso 17 settembre è in onda su Rai Due e che, al tempo stesso, è disponibile integralmente con la sua prima stagione su RaiPlay. E non ci sono neanche Rui, Hitomi e Ai Kisugi. Le protagoniste di questa serie televisiva sono Tamara, Sylia e Alexia Chamade, proprio come le tre ladre provette della versione animata trasmessa in Francia, terra d’origine di questo adattamento.
Presentandosi con una simpatica cover della sigla transalpina del cartone animato, Cat’s Eyes – Occhi di Gatto propone una storia inedita ambientata a Parigi, una sorta di prequel del manga di Tsukasa Hōjō. Tamara Chamade, sorella di mezzo del trio, torna in città dopo cinque anni di assenza e si mette subito nei guai cimentandosi in uno spettacolare furto di un kakemono appartenuto al padre Michael Heinz. Lei, come le sorelle Sylia e Alexia, riteneva che l’opera d’arte fosse andata distrutta nell’incendio in cui l’uomo perse la vita anni prima, e la sua riapparizione sarà solo una prima di una serie collegata, per l’appunto, alla collezione di Heinz. Collaborando tra loro, le tre ragazze compiranno una serie di imprese fuori dal comune fino a mettere le mani su Occhi di Gatto, un dipinto su cui da bambina Sylia nascose una scheda di memoria che potrebbe contenere indizi utili a scoprire la verità su questo mistero. Le Chamade avranno però filo da torcere su più fronti. La polizia sarà subito alle loro calcagna guidata da Quentin Chapuis, l’amorevole ex-ragazzo di Tamara ora a capo delle operazioni contro i furti d’arte in collaborazione con la sua attuale compagna Gwen, che sin dal primo giorno sospetta di Tam e della sua improvvisa ricomparsa. Dall’altro lato della barricata troviamo invece il mercante d’arte Armand Chassagne e la sua letale partner Prudence, coinvolti in prima persona nel traffico delle opere di Heinz.
Gli otto episodi che compongono la prima stagione di Occhi di Gatto scorrono meravigliosamente. Il ritmo è sostenuto, l’azione è ben dosata e le ragazze rispecchiano in buona parte i caratteri delle tre sorelle create da Hōjō all’inizio degli anni ’80. Essendo impostato come un prequel che da il via alle avventure del trio, e cambiando ambientazione temporale e geografica del racconto, ovviamente siamo di fronte ad una storia che ha ben poco a che fare con l’originale, ma che in qualche modo ne tiene vivo lo spirito e le atmosfere. Spogliato totalmente di quella demenzialità che contraddistingue le opere del mangaka, Occhi di Gatto non disdegna però l’utilizzo della comicità per stemperare i toni, e di alcune trovate tecniche che ne sottolineano l’ironia in pieno stile anime.

La serie è il classico esempio di prodotto live-action che separa le masse: un racconto talmente iconico che per molti è impossibile da riportare in video, e che per altri è un sacrilegio farlo non mantenendo totale fedeltà ad un’immagine che, ricordiamo, nasce già distorta a causa della trasmissione dell’anime, andato in onda per anni e anni – ancora oggi – sulle reti Mediaset. Eppure questo Occhi di Gatto merita una chance, in quanto moderna reinterpretazione di una storia amatissima in cui si denota un certo riguardo, tipico dei francesi verso gli anime in generale.
Nello show sono protagoniste tre splendide interpreti: Camille Lou, Constance Labbé e Claire Romain, accompagnate dall’attore e rapper MB14 nei panni di Quentin Chapuis – il poliziotto che tutti noi ricordiamo come Matthew Hisman ma che all’anagrafe è noto come Toshio Utsumi – e da Élodie Fontan, che dopo aver interpretato Kaori (Laura in Francia), eroina di Hōjō in Nicky Larson et le parfum de Cupidon, qui veste i panni della villain originale Prudence.
Terminando in qualche modo dove inizia il manga, che sin dal primo capitolo si presenta in medias res, lo show è stato già rinnovato per una seconda stagione che vedrà alcuni recasting (non tra i protagonisti) e la cui trasmissione dovrebbe avvenire in Francia nei prossimi mesi. A questo punto, non ci resta che sperare che Rai non si faccia sfuggire i diritti e ci mantenga aggiornati sulle avventure delle sorelle Kisugi, Tashikel o Chamade che siano.
Firmato, Occhi di Gatto.




















