Thunderbolts*: Marvel presenta la rivincita dei Non-eroi
Come un fulmine a ciel sereno, Thunderbolts.
Dopo alcuni passi falsi i Marvel Studios hanno finalmente portato sullo schermo un film davvero meritevole. Qualcosa di diverso dal solito, più concreto, più profondo, più umano. Non una storia di supereroi, ma una storia di non-eroi con le proprie fragilità, insicurezze e difficoltà.
C’è da dire che in realtà il titolo è fuorviante perché in qualche modo il film si concentra principalmente sulla figura di Yelena Belova, destinata evidentemente a diventare un perno centrale del nuovo corso del MCU. Gli altri personaggi, compreso il più famoso e apprezzato Bucky Barnes, giocano un ruolo di supporto che si potrebbe definire utile ma non necessario, con Red Guardian designato ad essere il volto comico della vicenda.
Non ci sono caos, uniformi patinate, CGI esplosiva e sequenze impossibili, ma momenti cupi e introspettivi che danno spazio alla natura e al carattere di questi personaggi finora marginali e di un nuovo grande elemento: Sentry. Un film che si concentra sulle difficoltà di chiunque, sulla necessità di trovare il proprio posto nel mondo, e sulla fiducia nei confronti del prossimo. Una ottima prova di tutti gli interpreti con Florence Pugh in grande spolvero, che si conferma sempre più destinata a diventare una stella di Hollywood.